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Riserve naturali e aree protette del Salento

Riserve naturali e aree protette del Salento

I principali parchi naturali

La zona della Puglia posta nell'estremo sud della regione, nota come Salento, attira ogni anno, nelle case vacanza e negli hotel che popolano la costa, un numero crescente di turisti. In particolare, il territorio del Salento è noto anche per la sua capacità nel proporre ai visitatori numerose oasi e riserve naturali. Qualche giorno di vacanza permetterà di osservare una fauna particolarmente ricca, che include specie in via di estinzione, oltre ad una vegetazione in grado di sorprendere per la sua varietà. È la provincia di Lecce a presentare il numero maggiore di siti (ben 32); si tratta, generalmente, di aree di dimensioni contenute ma non per questo meno affascinanti dal punto di vista naturalistico. Chi lo desidera può dedicare le proprie ore libere alla fotografia, ottenendo immagini di grande impatto, oppure scegliere di praticare attività quali trekking o birdwatching o, ancora, limitarsi ad effettuare rilassanti passeggiate a piedi, in bicicletta o a cavallo, lungo i numerosi percorsi presenti.  Tra le aree protette del Salento più amate rientra sicuramente il Parco del Reuccio col relativo bosco. Esso costituisce una preziosa testimonianza della presenza, in passato, in un'area che si estende da Otranto a Brindisi, di una foresta di vaste dimensioni, della quale però oggi sono sopravvissute solo alcune "isole". Il Bosco di Rauccio si trova a pochi chilometri da Lecce e vede i suoi 18 ettari quasi esclusivamente occupati dai lecci. A tale area fanno seguito 90 ettari di "zona umida", due bacini costieri e tre canali. Grazie alle guide presenti in zona è possibile percorrere numerosi sentieri; nei pressi del parco, in particolare, si snodano quattro percorsi tematici molto interessanti. Questi territori presentano un mosaico formato da acquitrini, risorgive e stagni. È possibile trovare piante rare come le Orchis palustris (una specie di orchidee), uccelli acquatici, rapaci del calibro del falco di palude, cinciallegre, usignoli di fiume, gufi e civette.Percorrendo la costa adriatica si raggiungerà il Parco Naturale delle Cesine, un nome che deriva dal termine cesina, il cui significato è quello di "zona disboscata". A confermare tale caratteristica sono le dune e l'area palustre, ma non mancano una pineta e la classica macchia mediterranea. Si tratta di una riserva naturalistica il cui fulcro è costituito da due stagni costieri. Da sottolineare l'esistenza di sentieri attrezzati lungo i quali sono stati realizzati dei capanni di osservazione, utilizzati per studiare flora e fauna. Anche in questo caso, l'habitat è estremamente variegato, essendo composto da pinete, macchie, paludi e spiagge; si tratta, nella maggioranza dei casi, di aree che hanno potuto beneficiare di interventi di bonifica e rimboschimento. Questa oasi di grande fascino attira numerosi appassionati di natura soprattutto grazie alla sua fauna, sia di carattere stanziale che migratoria. Si ricorda, ad esempio, la presenza dell'airone (sia bianco che rosso), del germano reale e del Moriglione, un'anatra tuffatrice. Gli amanti del birdwatching hanno la possibilità di ammirare, tra gli altri, fringuelli, usignoli e il Martin Pescatore. All'interno degli stagni vivono rettili e anfibi tra i quali ricordiamo la biscia dal collare, il ramarro e la rana verde. Esplorando la riserva sarà impossibile non imbattersi in libellule e falene diurne. Il sito noto come Parco della Montagna Spaccata e Rupi di San Mauro, a nord di Gallipoli, è posizionato tra i Comuni di Galatone e Sannicola. La fascia costiera che caratterizza questa zona è nota per le sue campagne coltivate e per la pineta di pino d'Aleppo posta sul costone, oltre che per una vegetazione sempreverde nelle vicinanze del Lido Conchiglie. La Montagna Spaccata costituisce un promontorio roccioso che si trova a picco sul mare e il nome deriva dalla sua caratteristica forma, frutto dall'intervento dell'uomo. La "spaccatura" ha permesso la creazione della strada litoranea. Se non mancano le aree boschive, frutto di rimboschimenti, nelle quali è possibile osservare anche acacie ed eucalipti, lungo la costa la macchia mediterranea propone soprattutto alberi come il mirto e il lentisco. 

Estrema ricchezza di flora e fauna

A circa 8 km da Otranto è situata la Riserva Naturale dei Laghi Alimini, dichiarata "Zona di Protezione Speciale" e raggiungibile sulla litoranea che unisce San Cataldo di Lecce ad Otranto. Al suo interno si trovano due bacini, rispettivamente dell'Alimini Grande e dell'Alimini Piccolo. Anche qui troviamo flora e fauna particolarmente ricche, tra cui molte specie di uccelli migratori. Lungo la costa jonica, a ridosso del centro storico di Gallipoli, si trova l'Isola di Sant'Andrea, la cui estensione raggiunge i 5 ettari. Quest'area, in gran parte pianeggiante, rientra nel territorio del Parco naturale Isola di Sant'Andrea e litorale di Punta Pizzo, istituito nel 2006 e in grado di offrire un'area di 100 ettari caratterizzata da specie vegetali della macchia mediterranea (dal corbezzolo al mirto, fino all'asparago spinoso), della gariga (si ricordano, tra gli altri, timo e rosmarino), e di vegetazione formata da orchidee e calendule. Per quanto riguarda la fauna, una presenza rarissima è quella del Gabbiano corso. Anche la Riserva naturale statale Torre Guaceto, posta nel territorio brindisino (quindi nell'alto Salento), nei suoi 1.200 ettari riesce a proporre, oltre alla torre di avvistamento aragonese dalla quale deriva il nome dell'area, una varietà di specie di uccelli che comprende, tra gli altri, aironi e usignoli di fiume, ma anche rondini che, a migliaia, finiscono per stazionare nel territorio pugliese nel corso delle migrazioni. Non è raro imbattersi in mammiferi quali volpi, faine e conigli selvatici, ma anche in piccoli roditori, cinghiali e daini. Gli appassionati di archeologia possono trovare diversi siti di interesse comunitario nel Parco di Porto Selvaggio e Palude del Capitano, nato nel 2006. Oltre ad una costa rocciosa e frastagliata, quest'area è formata da pinete e da testimonianze dalla macchia mediterranea. La zona del Salento, al di là di quelle prese in esame finora, offre anche altre riserve e oasi di grande pregio, a partire dai boschi di Tricase e Cerano, passando per la Riserva di Frassanito e per il Parco Naturale "La Mandra", fino al Giardino botanico "La Cutura".

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